Analisi Favoriti Freccia Vallone 2022: ancora una volta gli occhi sono su Tadej Pogacar
Non mancano i favoriti per la Freccia Vallone 2022. Corsa tra le meno imprevedibili, anche se di questi tempi è meglio non dare nulla per scontato vista la dinamicità dei nuovi fenomeni del ciclismo, la corsa di mezzo del Trittico delle Ardenne si concluderà ancora una volta sul muro di Huy, un traguardo che esalta corridori agili e potenti assieme, con l’attendismo che la fa da padrone annichilendo tradizionalmente le tattiche di chi vuole provare a giocarsi le sue carte diversamente. Uno scenario che nelle ultime otto edizioni ha visto imporsi solamente tre corridori, con Marc Hirschi capace di sfruttare al meglio l’occasione capitatagli nel 2020 per inserirsi nel dominio di Julian Alaphilippe, al momento imbattuto da quando nel 2018 ha interrotto la striscia di quattro successi consecutivi di Alejandro Valverde, impedendogli così di conquistare la sua sesta.
Analisi Favoriti Freccia Vallone 2022
I tre nomi citati saranno al via, ma nessuno di loro vi arriva con la certezza della propria condizione o con i favori del pronostico. Lo spauracchio ancora una volta appare invece essere Tadej Pogacar, lo sloveno terribile che sinora ha dimostrato di potersi giocare le sue carte in ogni corsa a cui partecipa. Reduce dalla delusione del Giro delle Fiandre, nelle ultime due settimane il leader della UAE Team Emirates non ha corsa, affinandosi specificatamente in vista delle Ardenne e difficilmente sbaglia la preparazione, come dimostrato nelle ultime tre stagioni ormai. Capitano della UAE Team Emirates, il classe 1998 ha le qualità per fare la differenza nell’ultima scalata, ma non sarebbe da escludere che possa voler provare anche qualcosa di diverso, nella sua costante voglia di divertire e divertirsi. Uno scenario plausibile anche pensando che potrebbe così lasciare il compito di puntare allo sprint a Marc Hirschi, in cerca del risultato di peso che ancora gli manca da quando ha cambiato squadra. La formazione emiratina schiera inoltre Juan Ayuso e Diego Ulissi, che in qualsiasi altra squadra sarebbero capitani e sarà interessante vedere come saranno impiegati.
Più carte anche per la Ineos Grenadiers, la squadra che in questa campagna delle classiche ha saputo impressionare maggiormente. Tom Pidcock e Michal Kwiatkowski sono probabilmente le pedine migliori del team, con il loro spunto veloce ed esplosività, ma in uno scenario in cui si può cercare di giocarsi diversamente le proprie carte anche corridori come Daniel Martinez, Omar Fraile e Carlos Rodriguez non sono da sottovalutare. Orfana di Primoz Roglic, sarà interessante vedere come rispondere l’altra corazzata, ovvero la Jumbo-Visma, che comunque si presenta con Jonas Vingegaard che vorrà provare a cogliere l’occasione, senza dimenticare un Tiesj Benoot che ha saltato gli ultimi appuntamenti proprio per giocarsi le sue carte anche in queste corse.
Tornando ai vincitori del passato, Julian Alaphilippe proverà ad onorare al meglio il numero uno che si è conquistato lo scorso anno. Reduce dal ritiro alla Freccia del Brabante in seguito alla caduta provocata dalla sua ammiraglia, le sue condizioni sono una incognita, ma la squadra sembra aver rassicurato sulle sue condizioni ed è chiaramente un corridore perfetto per questa corsa. avrà Remco Evenepoel, che per caratteristiche è piuttosto lontano da questa corsa, a meno di voler provare a far esplodere il banco dalla distanza, ma non è di certo uno che si tira indietro. Altrimenti sarà potenziale rampa di lancio per il compagno per tenere altissimo il ritmo nell’ultimo chilometro e potrebbe far male a molti. Capitano praticamente unico è invece Alejandro Valverde, che alla soglia dei 42 anni si presenta alle classiche che più ama con molti dubbi riguardo la sua condizione vista la primavera complicata che ha vissuto, con il ritiro alla Volta a Catalunya come ultima apparizione. Nella sua stagione di addio farà comunque di tutto per lasciare il segno, magari migliorando quel terzo posto conquistato appena dodici mesi fa. La Movistar gli affianca anche Enric Mas, ma anche per lo scalatore spagnolo appare difficile potersi giocare le sue carte in una corsa che si decide con uno sprint come questo.
Corridori che invece possono fare molto bene sono chiaramente Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroën) e Mike Woods (Israel-PremierTech), entrambi saliti sul podio nel 2020. Il francese arriva in splendida forma e fiducia dopo il bel secondo posto alla Amstel Gold Race e in una corsa ancor più adatta alla sua esplosività non nasconde la sua ambizione; dal canto suo l’esperto canadese è reduce da un periodo molto più complesso e meno entusiasmante, ma è in crescendo ed è un corridore che ha mostrato di saper emergere quando non lo si aspetta. Assieme a lui anche Jakob Fuglsang, a sua volta tutt’altro che brillante sinora, ma anche lui ha già chiuso sul podio questa corsa, pur non essendo di certo la più adatta alle sue caratteristiche.
Tra gli outsider più temuti un corridore in splendida forma come Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), che in questa primavera ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di giocarsi le sue carte praticamente in ogni tipo di classica (e quindi perché non questa), e il costante Warren Barguil (Arkéa-Samsic) che in quest corsa ha chiuso quattro volte nei primi dieci avvicinandosi Al podio nelle ultime due edizioni. Attenzione anche agli spagnoli Ion Izagirre e Jesus Herrada, che guidano una Cofidis in cui Victor Lafay e Axel Zingle vorrebber continuare a sorprendere, nonché ad un corridore veloce come Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco). L’australiano non avrà vita semplice nel tenere le ruote del gruppo, ma tra le ruote veloci è sicuramente tra coloro che meglio reggono le asperità e in una corsa come questa sarà meglio non averlo a ruota al momento di lanciare lo sprint finale.
Proveranno a gettarsi nella mischia anche corridori come Aleksandr Vlasov e Jai Hindley (Bora-hansgrohe), con il russo in particolare che ha dimostrato discreto spunto veloce in gruppetti ridotti, Bauke Mollema e Alexander Kamp (Trek-Segafredo), quest’ultimo rivelazione della Amstel, Xandro Meurisse (Alpecin-Fenix), in una delle poche grandi occasioni da leader, Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert), le cui caratteristiche da crossista potrebbero esaltarsi sulla rampa finale, Soren Kragh Andersen (Team DSM), che sa sorprendere con una sparata notevole, Alexis Vuillermoz (TotalEnergies), anche se da tempo non trova più la sparata su rampe di garage che aveva mostrato di apprezzare particolarmente, e un corridore come Tim Wellens (Lotto Soudal), a sua volta uno dei più versatili del gruppo.
Per quanto riguarda gli italiani, Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan) non ha mai avuto grandissimo feeling con questa corsa viste le sue caratteristiche, prendendo il via soprattutto per mettere altri chilometri importanti in vista di Liegi – Bastogne – Liegi e Giro d’Italia. In buona forma è Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), corridore anche abbastanza veloce anche se non ha grandi riferimenti in questa corsa e bisognerà vedere le gerarchi interne in squadra vista la presenza anche di corridori come Gino Mader e Wout Poels.. Il profilo della corsa sarebbe sulla carta invece molto adatto ad Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), a sua volta tuttavia reduce da un inizio di stagione molto complicato da vari problemi di salute, come anche Domenico Pozzovivo (Intermarché-Wanty-Gobert), che ha sofferto anche al recente Giro di Sicilia.
Borsino dei Favoriti Freccia Vallone 2022
***** Tadej Pogacar
**** Julian Alaphilippe, Benoit Cosnefroy
***Marc Hirschi, Michal Kwiatkowski, Tom Pidcock
** Remco Evenepoel, Dylan Teuns, Alejandro Valverde, Mike Woods
* Warren Barguil, Tiesj Benoot, Ion Izagirre, Daniel Martinez, Michael Matthews
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